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Abolito il SISTRI, sfortunato sistema di tracciabilità dei rifiuti

09/01/2019

Dal 1°Gennaio 2019 viene ufficialmente abolito il SISTRI.

Tale provvedimento è contenuto all’articolo 6 del Decreto Semplificazioni (DL n. 135 del 14/12/2018) riportante “Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti”.

Con l’abolizione del SISTRI, i soggetti obbligati dovranno quindi tornare ad applicare esclusivamente le procedure cartacee già pre-esistenti e in particolare i formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) e il registro di carico e scarico. Come conseguenza si ricorda che non è più dovuto il contributo di iscrizione annuale.

Con il provvedimento vengono quindi cancellate:

  • tutte le modifiche apportate al Testo Unico Ambientale (D.Lgs.152/06) dal D.Lgs.205/2010 e che richiamavano il sistema di tracciabilità;
  • le disposizioni per il versamento dei contributi al concessionario e le varie disposizioni riguardanti i soggetti non obbligati all’utilizzo del sistema (D.L.101/2013).

Rimangono ancora da chiarire alcuni punti:

  • le modalità di disinstallazione e di restituzione delle black box installate sui veicoli e dei dispositivi usb
  • la gestione dei contributi già versati da parte dei soggetti iscritti.

Il ritorno alle modalità di gestione cartacee dovrebbe essere una situazione transitoria, in quanto il Ministero dell’Ambiente ha l’obiettivo di creare un nuovo sistema digitale per la gestione dei rifiuti, che probabilmente sarà gestito direttamente dal Ministero, tramite l’Albo Nazionale Gestori Ambientali.