News

Novità per la valutazione del rischio stress lavoro correlato in presenza di lavoro da remoto e tecnologie innovative

05/05/2025

Le nuove forme flessibili di lavoro e l’adozione di tecnologie innovative nei contesti organizzativi costituiscono senza dubbio degli elementi positivi da incentivare per le ricadute sul benessere dei lavoratori e sulla competitività delle organizzazioni. Al tempo stesso, tali aspetti possono comportare rischi psicosociali significativi per la salute, derivanti ad esempio dall’eccessiva connessione, dalla confusione dei confini tra lavoro e vita privata, dalla maggiore intensità di lavoro o dal cosiddetto tecnostress.

Di cosa si tratta?

INAIL ha recentemente pubblicato un modulo integrativo per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato (SLC), che tiene conto delle nuove modalità di lavoro da remoto come smart working, telelavoro e dell’adozione di tecnologie digitali.

Qual è lo scopo?

L’obiettivo di INAIL è quello di fornire alle aziende strumenti aggiornati per riconoscere e prevenire i rischi psicosociali emergenti legati all’iperconnessione, alla digitalizzazione e alla flessibilità lavorativa.

In quest’ottica, il nuovo modulo INAIL 2025 consente una valutazione più accurata e contestualizzata, tenendo conto dell’evoluzione digitale e dell’evoluzione dei processi lavorativi.

A chi è rivolta questa novità e cosa devono fare i Datori di Lavoro?

L’applicazione del modulo di aggiornamento INAIL 2025 è trasversale e riguarda quindi tutti i settori lavorativi in cui si fa uso del lavoro da remoto e delle nuove tecnologie. In Figura 1 si riporta la verifica operativa

Figura 1: verifica di applicabilità nuovo modulo SLC

Concretamente, le aziende interessate sono chiamate a valutare:

  • I fattori specifici legati al lavoro da remoto (es. isolamento, autonomia, autogestione);
  • L’impatto dell’innovazione digitale su produttività e benessere;
  • I nuovi rischi psicosociali (a esempio ansia da performance, tecnostress, difficoltà nel disconnettersi);
  • L’adeguatezza degli strumenti tecnologici

Nell’adottare i nuovi strumenti di misura proposti, si dovranno comunque seguire le quattro fasi che caratterizzano il percorso metodologico Inail, così come descritte nel manuale pubblicato nel 2017.

 Quali sono i prossimi passi?

  • Se il DVR SLC ha data superiore a 2 anni, è necessario procedere con l’aggiornamento;
  • Se il DVR SLC ha data inferiore a 2 anni, occorre monitorare la situazione e pianificare il prossimo aggiornamento entro i termini previsti dalla normativa.

Inoltre, è buona norma rivedere periodicamente il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) per garantire che le misure di prevenzione e protezione siano sempre efficaci e adeguate alle condizioni attuali.

 Il nostro team di esperti è a vostra disposizione per approfondire le implicazioni del documento e per supportarvi negli adempimenti conseguenti.